Pace in Medio Oriente. "Terra di incontri e conflitti” – Confronto pubblico a Bojano
Questa sera, lunedì 13 ottobre, alle ore 18.30, presso la Sala Conferenze di Palazzo Colagrosso a Bojano, si terrà l’incontro dal titolo “Pace in Medio Oriente. Terra di incontri e conflitti”, un appuntamento di approfondimento e confronto su uno dei temi più complessi e attuali del panorama internazionale. Promossa dal Circolo “Aldo Moro” di Bojano, l’iniziativa si propone di offrire un’occasione di riflessione collettiva sulle prospettive di pace e sulle dinamiche che attraversano il Medio Oriente, grazie al contributo di esponenti del mondo accademico, politico e sindacale.
I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco di Bojano, Carmine Ruscetta, e a Salvatore Tronca, segretario di Federazione del Partito Democratico. Seguiranno gli interventi di Giovanni Cerchia, docente dell’Università degli Studi del Molise; Micaela Fanelli, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico; Angelo Primiani, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle; Paolo De Socio, segretario generale regionale della CGIL; e Lucia Amatuzio, vicesegretaria del Circolo “Aldo Moro”.
Il confronto sarà moderato dal giornalista Giorgio Rico, che guiderà la discussione tra i relatori e il pubblico, favorendo uno scambio di idee aperto e costruttivo. A seguire, si terrà un dibattito pubblico aperto alla partecipazione delle associazioni, dei comitati, della consulta giovanile, degli studenti, dei rappresentanti del mondo scolastico e dell’intera cittadinanza.
L’incontro rappresenta un’importante occasione per promuovere il dialogo, la conoscenza reciproca e una riflessione consapevole sulle vie possibili verso una pace duratura in Medio Oriente, nel solco delle risoluzioni delle Nazioni Unite, che indicano la formazione di due Stati, l’uno israeliano e l’altro palestinese, fondati sul reciproco riconoscimento e sul rispetto del diritto internazionale.
Tale prospettiva non può tuttavia prescindere da un parallelo processo di crescita civile e democratica delle società arabe, ancora in parte condizionate da visioni teocratiche che tendono a confondere la fede con la laicità dello Stato — principio che in Europa si è affermato attraverso le battaglie culturali e politiche degli illuministi, protagonisti dei secoli della ragione.
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