#Azionare #il #cervello #prima #di #sparare - #Economia #agricola #nei #Parchi
Diversi personaggi, vecchi e nuovi, del Sannio appenninico non hanno mai dimostrato la capacità intuitiva di leggere il futuro, finendo per commettere errori storici madornali: dall’incredibile rifiuto della Benevento-Caianello all’abbandono paradossale della Bretella superstradale San Salvatore Telesino–Cerreto Sannita–Guardia Sanframondi–Pontelandolfo–Morcone.
Non sorprende, dunque, che a otto anni dall’istituzione del Parco nazionale del Matese non abbiano ancora compreso la straordinaria opportunità di rinascita offerta a Comuni storici, da sempre penalizzati e di fatto tagliati fuori da tutto e da tutti.
Resta però necessario avvertire i signori in questione: nei prossimi mesi il Matese beneventano, a causa dei nuovi lavori alla diga di Campolattaro, rischia di perdere anche la partita dell’acqua, senza ottenere alcun beneficio compensativo, anzi con la concreta possibilità di essere persino escluso dallo stesso Parco nazionale.
Complimenti. Pensateci bene, prima di sparare giudizi.
Domenico Rotondi - Associazione culturale Togo Bozzi
#DATI #ISTAT "Nei soli parchi nazionali la superficie agricola utilizzata (SAU) ammonta a 752.400 ettari (il 50,9% del totale) con 55mila occupa una diffusione di imprese agricole del 21,4% (a livello nazionale è il 13%). La filiera agroalimentare e le produzioni nelle aree protette conta 733 prodotti di qualità certificati di cui 150 dop/doc/igp; 263 prodotti della tradizione agroalimentare PTA; 198 prodotti classificati dall’Atlante dei prodotti tipici dei Parchi e 114 certificati dall’INSOR (istituto nazionale di sociologia rurale)."
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