Diamo voce ai Sanniti - #Sannio2025, economia e identità: l’Appennino come laboratorio del futuro
Nel cuore dell’Appennino sannita, dove la storia affonda le radici in una civiltà fiera e resiliente, la IV edizione di Diamo voce ai Sanniti – #Sannio2025 si presenta non solo come appuntamento culturale, ma anche come laboratorio di riflessione economica. La sfida, dichiarata con chiarezza dagli organizzatori, è ambiziosa: coniugare il valore identitario e culturale delle aree interne con la costruzione di un futuro sostenibile, trasformando le potenzialità agricole in leve decisive di sviluppo e integrandole con le opportunità offerte dalla digitalizzazione delle filiere e dei servizi.
Come ha osservato l’economista Fabrizio Barca, il cambiamento climatico – percepito perlopiù come minaccia – potrebbe rivelarsi, per le aree collinari e montane, un’occasione inattesa. L’innalzamento delle temperature e la ridefinizione delle fasce climatiche aprirebbero scenari inediti di competitività per le produzioni agroalimentari di qualità – vino, olio, cereali e colture ortofrutticole pregiate – che troverebbero in questi territori condizioni pedoclimatiche favorevoli e nuove opportunità di rilancio all’interno del sistema economico nazionale.
La prospettiva di Sannio2025, tuttavia, va oltre il pur fondamentale patrimonio agricolo. L’obiettivo è un Appennino interconnesso, capace di superare limiti infrastrutturali e amministrativi e di inserirsi, grazie alla digitalizzazione, nei circuiti avanzati del terziario, nella promozione internazionale dei prodotti tipici e nella gestione intelligente dei flussi turistici. Sul piano economico, la finalità è duplice: aumentare la redditività delle attività locali e ridurre il divario territoriale, creando condizioni tali da trattenere i giovani, offrendo loro concrete opportunità di lavoro e di vita sul territorio.
Le recenti crisi internazionali, che hanno già prodotto effetti tangibili sul commercio globale, impongono inoltre di riscoprire l’economia di prossimità e il mercato interno europeo, entrambi meno vulnerabili alle oscillazioni speculative e alle spinte protezionistiche. In questo contesto, appare urgente promuovere interscambi tra territori appenninici ancora caratterizzati da salubrità ambientale, coesione sociale e costi della vita contenuti. Puntare sulla qualità e sul contenimento dei costi di produzione potrebbe favorire la nascita di cooperative, piccole imprese e startup, replicando modelli virtuosi già sperimentati in alcuni Paesi emergenti. Da qui la necessità di incentivare collaborazioni tra università, associazioni di categoria e imprese, e di rilanciare un sistema formativo capace di tramandare e innovare l’antica maestria artigianale, patrimonio irriproducibile dai processi standardizzati dell’economia di massa.
Bojano, crocevia geografico e simbolico del Matese, ospiterà un confronto pubblico tra esperti, imprenditori e rappresentanti delle principali organizzazioni agricole nazionali. Il dibattito si svilupperà su un asse ideale che unisce passato e futuro: custodire i valori della civiltà sannita, mantenendo viva la memoria dei saperi antichi, e proiettarli verso forme innovative di produzione, commercializzazione e fruizione culturale.
Manifestazione libera e interamente autofinanziata, #Sannio2025 si propone di valorizzare la storia e le potenzialità di un territorio che può tornare protagonista, grazie a una strategia capace di legare qualità agroalimentare, vivibilità ambientale e competitività di mercato. In quest’ottica, la rinascita dell’artigianato territoriale, reinterpretato con creatività e supportato da piattaforme digitali, potrà attrarre investimenti, sostenere microimprese e ampliare la base occupazionale.
Il progetto si colloca in una visione integrata, che comprende la riorganizzazione di servizi essenziali – dalla scuola alla sanità – come condizione imprescindibile per rendere l’Appennino un luogo in cui vivere e lavorare sia una scelta consapevole. Un Sannio che, forte della propria identità, intende proporsi come laboratorio di sviluppo sostenibile per l’Italia intera.
#domenicorotondi
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