CBlive - Termoli, la sfida dell’arte: ufficializzata la candidatura a Capitale italiana del Contemporaneo 2027 (di Domenico Rotondi)
Con la presentazione del progetto “Traiettorie Contemporanee”, Termoli ha formalizzato la propria candidatura, in sinergia con il Comune di Casacalenda, al titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027. L’annuncio, avvenuto il 14 luglio presso il MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli – segna un passaggio rilevante per il Molise, che, dopo l’esperienza maturata con la candidatura di Agnone, torna a investire sulla cultura come leva di sviluppo territoriale. Il dossier, affidato alla direzione scientifica di Silvano Straccini – già coordinatore di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024 – e al coordinamento generale di Gianfranco De Gregorio, si fonda su solide radici storiche: il Premio Termoli, istituito nel 1955, ha contribuito nel tempo a costituire una collezione d’arte di rilevanza nazionale, oggi custodita proprio al MACTE, realtà affiliata all’AMACI e punto di riferimento per la ricerca artistica contemporanea. La proposta culturale ruota attorno a due assi simbolici – il 42° parallelo e il 15° meridiano – che delineano traiettorie immateriali ma cariche di significato: l’una, orizzontale, collega le vocazioni pastorali dell’entroterra al paesaggio marino; l’altra, verticale, intreccia il passato industriale con i linguaggi del presente digitale. Il programma prevede oltre trenta iniziative diffuse tra installazioni, mostre, performance e attività formative, con il coinvolgimento di scuole, università, istituzioni locali e partner internazionali, in particolare da Albania e Croazia. “Siamo pronti a giocarcela fino in fondo”, ha dichiarato il sindaco di Termoli, Nico Balice, sottolineando come la candidatura non rappresenti solo un traguardo culturale, ma anche un’opportunità concreta per rigenerare spazi, creare legami e rafforzare l’identità territoriale.
Dalla società civile molisana è emersa, in parallelo, la consapevolezza che la sfida culturale debba servire anche a ricucire i rapporti tra la fascia costiera e le aree interne dell’Appennino sannita – in particolare il Fortore, l’Alto Sannio e il Matese – proponendo un modello di sviluppo fondato sull’integrazione e sulla cooperazione interterritoriale. Una strategia che mirerebbe a restituire equilibrio tra centro e margini, tra mare e montagna, configurando l’arte non soltanto come espressione estetica, ma come infrastruttura sociale e occasione di coesione.
In questo contesto, diverse voci del mondo culturale hanno evidenziato come l’arte contemporanea costituisca oggi uno strumento essenziale per comprendere le dinamiche della contemporaneità. Attraverso la sensibilità concettuale degli artisti – capaci di intercettare, elaborare e restituire i segni del tempo – è possibile leggere con lucidità le trasformazioni globali: dalle tensioni geopolitiche alle urgenze ambientali, dalle disuguaglianze sociali alle nuove forme della relazione umana. Valorizzarla, dunque, non significa soltanto promuovere la creatività, ma dotarsi di una chiave interpretativa per affrontare le complessità del presente e costruire, con consapevolezza, il futuro.
L’attesa, ora, è tutta per la selezione finale. Ma Termoli guarda avanti, con l’ambizione di divenire, nel cuore del Mediterraneo, “un museo a cielo aperto che non chiude mai”.
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